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Chi l’ha detto che la frutta non può essere presente ai pasti? Oggi la inseriamo anche in un pesto insolito!

Il fatto che la frutta sia da bandire a fine pasto è uno di quei luoghi comuni duri da sradicare perché è una scelta soggettiva e possiamo inserirla quando preferiamo.

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Facile Medio Difficile

Cosa serve
  • Mixer
  • Bimby
  • Pentola
Pubblicata il

23 gennaio 2019

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Chi l’ha detto che la frutta non può essere presente ai pasti? Oggi la inseriamo anche in un pesto insolito!

“Ma come, non è sconsigliato mangiare la frutta a fine pasto? Tanti mi fanno questa domanda. Il fatto che la frutta sia da bandire a fine pasto è uno di quei luoghi comuni duri da sradicare. Eppure non è così. O meglio, possono esserci casi in cui può dare qualche fastidio e aggravare una sintomatologia già presente come può capitare nella sindrome del colon irritabile, ma non è la normalità.

Prima di spiegarvi il perché invece può essere una buona idea concludere il pasto con un frutto vi propongo una riflessione: secondo le indicazioni delle linee guida dovremmo mangiare ogni giorno 5 porzioni di vegetali tra frutta e verdure (le cosiddette "5 a day"). Perciò, se consideriamo una porzione di verdure a pranzo e una a cena rimangono fuori 3 porzioni di frutta, per cui ecco almeno 2 servono. Se oggi agli spuntini mi va di mangiare frutta secca al mattino e uno yogurt al pomeriggio, dove le tiriamo fuori queste benedette porzioni?!?

E poi... siamo sicuri che sia il frutto a gonfiare la pancia? Sì e no che è arrivato nello stomaco e già lo incolpiamo. Non potrebbe essere che abbiamo esagerato con le porzioni di ciò che abbiamo mangiato prima? E ancora... se prima ho mangiato cotechino e lenticchie non potrebbe essere che sia quello ad avermi appesantito?

Ci sono dei vantaggi nel consumarla a fine pasto, l'avrete intuito, e ora ve li scrivo nero su bianco, sperando così di convincervi a non basarvi su informazioni dette dall'amico dell'amico, dalla tv o lette nella rivista X.

1) La frutta contiene vitamine che possono favorire l'assorbimento dei minerali contenuti nel pasto. È il caso della vitamina C presente ad esempio in agrumi e kiwi, che rende più biodisponibile ("assimilabile") il ferro di alimenti vegetali come legumi e verdure a foglia verde.

2) Oltre a verdure, cereali (soprattutto integrali) e legumi anche la frutta partecipa a fornirci una quota di fibre importanti per il corretto funzionamento dell'organismo.

3) Le fibre della frutta, insieme al suo contenuto in acqua partecipano ad aumentare il senso di sazietà. Questo vale per il frutto intero ovviamente, il discorso cade nel caso di succhi di frutta in cui viene tolta la fibra e gli zuccheri sono liquidi. Masticare è un atto importante nella gestione del senso di fame-sazietà.

4) Infine, ma non per importanza, la naturale dolcezza della frutta può aiutare ad accontentare quella voglia di cambiare gusto dopo il pranzo appena consumato, dandoci quella nota dolce che spesso cerchiamo. Meglio un frutto che una manciata di biscotti, non credete? ;)

In passato vi ho già suggerito piatti sfiziosi in cui è presente anche la frutta, come ad esempio la classica finocchi e arance oppure l'insalata invernale con aggiunta di mele , arance e melograno o ancora la vellutata di finocchi, patate e mela verde. Oggi invece il frutto lo usiamo come condimento della pasta! L'idea è di Progetto FYGO, io ho solo fatto qualche piccola modifica rispetto al mio gusto!

Pasta di piselli con pesto di arancia, pomodori secchi, mandorle e acciughe Ingredienti:

250 g di pasta di piselli (anche una semplice pasta integrale andrà bene!) 1 arancia 30 g di mandorle 3 acciughe 4-5 pomodori secchi 1 cucchiaio d'olio extravergine di oliva Per guarnire: pangrattato qb tostato leggermente con cucchiaio di olio e 2 acciughe.

Procedimento:

  1. Fate bollire l'acqua per la pasta e cuocetela. Nel frattempo preparare il condimento!
  2. In un padellino rosolate 2 acciughe con un filo d'olio extravergine. Quando le acciughe iniziano a "sciogliersi" aggiungete 2-3 cucchiai di pangrattato e rosolatelo un pochino senza farlo bruciare! Appena si colora spegnete il fuoco.
  3. In un mixer frullate insieme l'arancia (sbucciata e privata della parte bianca), le mandorle, i pomodori secchi e le acciughe. Controllate il sapore: se per voi è troppo dolce, aggiungete un pomodoro secco o un'acciuga.
  4. Una volta pronta la pasta, scolatela e conditela col vostro pesto. Guarnite con un po' di pangrattato aromatizzato all'acciuga e gustatela!
 

Che ne dite? Vi ispira? È un piatto particolare che piace solo a chi ama questi insoliti accostamenti di sapori. Avrete capito che a me piacciono, a mio marito invece proprio no... questione di gusti! Spero che voi siate come me.

Tornando invece al discorso frutta, non abbiate paura di inserirla a fine pasto se vi piace e non vi dà problemi... all'interno di un pasto equilibrato sono sicura che ci starà benissimo! Buona cucina sana!

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