Cibo ed emozioni

“La percezione distorta dell’immagine di sé”... e un’insalata di cereali sfiziosa ed estiva!

In un mondo in cui l'apparire è più importante dell'essere è sempre più facile che certi meccanismi si inneschino, soprattutto tra gli adolescenti.

“La percezione distorta dell’immagine di sé”... e un’insalata di cereali sfiziosa ed estiva!

"La percezione distorta dell'immagine di sé" era il titolo della mia tesina di maturità e oggi vorrei parlare proprio di questo tema che purtroppo rimane sempre uno dei più attuali.

"La percezione distorta dell'immagine di sé" era il titolo della mia tesina di maturità e oggi vorrei parlare proprio di questo tema che purtroppo rimane sempre uno dei più attuali.

Foto dal web

Ormai sono passati 10 anni da quel giugno del 2008, avevo già le idee chiare su ciò che avrei voluto fare all'università e già allora ero attirata dal modo in cui il nostro cervello può farci vedere una cosa piuttosto che un'altra, così come avviene per i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Ricordo ancora gli argomenti inseriti: ho iniziato con una novella di Pirandello "La carriola", per poi passare agli isomeri e telomeri di chimica (una delle mie materie preferite) per introdurre il discorso dello specchio affrontato in fisica. Infine sono passata a biologia, un'altra delle materie che adoravo (avete capito che le materie umanistiche non facevano per me, vero?! ) in cui ho parlato della percezione distorta della propria immagine e dell'anoressia (un argomento fuori programma) inserendo il video di una pubblicità svedese in cui una ragazza si fissava allo specchio tastando i suoi apparenti cuscinetti di grasso. Pian piano la telecamera allargava il campo visivo fino a mostrare la vera ragazza: magrissima, anzi scheletrica. Un video dal forte impatto emotivo, che riportava però la tragica realtà del modo in cui si percepiscono queste persone.

Sembra così assurdo che il cervello non riesca a farci vedere la realtà delle cose, vero? È fatica capire cosa prova chi ha questi disturbi. Eppure chi si ammala di DCA non riesce a pensare in modo razionale. Il controllo esagerato, ossessivo, compulsivo che si vuole avere su di sé è troppo forte e supera la razionalità. Quella spinta all'estremo autocontrollo per avere potere su di sé è qualcosa di così travolgente che presto si rischia di cadere in un tunnel da cui è difficile uscire. Perché il pensiero di potersi fermare una volta raggiunto l'obiettivo è solo un'illusione, perché quell'obiettivo sarà sempre un passo più in là.

La “percezione” che abbiamo di noi stessi è il modo in cui ci vediamo, è come pensiamo che gli altri ci vedano ed è un qualcosa che costruiamo nel tempo attraverso le esperienze che viviamo, in modo inconsapevole.

Quando la percezione di sé non coincide con la realtà oggettiva, insorgono dei problemi di autostima che possono sfociare in disturbi. Tra questi ritroviamo i disturbi del comportamento alimentare, tra i quali anoressia e bulimia. Le cause di malattie come queste possono essere davvero varie, talvolta possono nascere da problemi radicati già dall'infanzia, da conflitti familiari, commenti poco rispettosi e tanto altro. Ma in una società in cui c'è sempre più bisogno di mostrarsi, di rispondere a canoni di bellezza decisi non si sa da chi, diventa ancora più difficile contrastare queste patologie. La televisione, ma soprattutto i social con foto e video, inculcano modelli di perfezione a cui ispirarsi, senza tenere conto delle differenze tra ognuno di noi. Perché fortunatamente siamo diversi e non potremo mai rispecchiare le stesse caratteristiche.

In un mondo in cui l'apparire è più importante dell'essere è sempre più facile che certi meccanismi si inneschino, soprattutto tra gli adolescenti.

E allora proviamo a rivendicare le differenze, proviamo a non giudicare chi è diverso da noi, proviamo ad essere più empatici, a contare fino a 10 prima di commentare e criticare le fisicità altrui. Non tutte le ragazze, o i ragazzi, hanno la forza di fregarsene e questo dover per forza apparire "perfetti" crea un problema davvero grande. Quella perfezione tanto acclamata rischia davvero di incrementare il problema della percezione di sé e del proprio corpo, aumentando l'insorgenza di disturbi del comportamento alimentare già fin troppo diffusi. Dopo questa lunga parentesi voglio suggerirvi una ricetta semplice, gustosa e assolutamente estiva! Un'insalata di cereali perfetta nelle calde giornate, sia sul lavoro sia in spiaggia...

Insalata di cereali con zucchine, ceci, mandorle, menta e curry

 

Ingredienti:

250g di mix di cereali a piacere (io ho usato riso integrale, grano e avena) 250g di ceci già lessati (se usate quelli già cotti sciacquateli bene sotto acqua corrente) 3 zucchine grandi 30g di mandorle 2 cucchiai di olio extravergine di oliva 1 scalogno Menta qb Curry saporito qb (va bene anche quello classico ovviamente)

Procedimento:

  1. Cuocete i cereali in acqua leggermente salata seguendo quanto indicato sulla confezione.
  2. Nel frattempo tritate uno scalogno con le zucchine, salate leggermente e cuocete il tutto con un goccio d'acqua per circa 8-10 minuti.
  3. Condite con un filo di olio extravergine di oliva e lasciate raffreddare in attesa che i cereali siano cotti.
  4. Tritate le mandorle o la frutta secca che avete scelto (sono ottime anche le nocciole con le zucchine!) e tostatele leggermente in padella o al forno, senza bruciarle.
  5. Scolate i cereali dal liquido in eccesso, passateli sotto acqua fredda, condite con olio extravergine di oliva e mescolateli con tutti gli ingredienti: zucchine, ceci lessati, mandorle tostate, foglie di menta spezzettate al momento e un po' di curry!
  6. Conservate in frigorifero e poi gustatelo!

Che ne dite di questo piatto fresco? A me è piaciuto davvero tantissimo! L'idea di aggiungere alla mia insalata le mandorle tostate è della mia amica Vale, che ringrazio perché ha completato alla perfezione il mio piatto!

Fidatevi di me, provatelo!!!

Aspetto le vostre foto! Buona cucina sana

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